Ultimamente mi sono messa a pensare sul significato che hanno per me le cose.... non le generiche 'cose della vita', ma proprio gli oggetti materiali. E visto che questo blog appartiene al 'Mondo di Taty' che nasce come sito dedicato appunto alle cose che mi piacciono credo possa essere il posto giusto per continuare a riflettere.
Io sono molto attaccata alle cose, lo ammetto, proprio affettivamente e oserei dire morbosamente... E lo sono sempre stata, non è un caso credo che gli oggetti che ancora oggi amo di più sono legati in un modo o nell'altro alla mia infanzia.
Una quasi conclusione a cui sono arrivata è che da piccola per via del rapporto che avevo in particolare con mia madre, ma in generale con i miei, che vedevo poco perchè lavoravano tutto il giorno, ho iniziato a utilizzare le mie cose sia come compagnia che come misura dell'affetto dei miei genitori. Per carità, non sono qui a dipingere un'infanzia di triste solitudine, credo che alla fine da piccoli tutti abbiamo avuto le nostre magagne coi genitori che sono essere umani e quindi commettono anche errori. Fatto sta che io ho sempre ADORATO le mie cose.
E' come se fossi stata perennemente impegnata a costruirmi un tesoro perfetto, fatto di bambole, oggetti di cartoleria, tutte le cose che per me erano carine.
Il fatto è che mi rendo conto che non ho ancora smesso e certe volte questa mia aspirazione diventa soffocante, perchè ora che non ci sono babbo e mamma a dire: questo non si può, finisco col concedermi anche troppo e per non godermi pienamente nulla....
Spesso vedo online foto, di amici e non, che ritraggono che so, la loro nuova bambola o l'ultima aggiunta alla collezione di gommine e penso: che bella cosa, mi piacerebbe! Potrei anche io farci questo e quello.... poi magari me la prendo davvero e la lascio lì sul mobile per giorni, mesi.... anni! La mia bambola, identica a quella dell'amica della foto non ha in realtà la vitalità di quella....perchè?
Questo concetto ancora è sfuggevole per me... ovviamente non è colpa delle bambola, o dell'oggetto, ma non so in che modo le cose non riescono più a rendermi felice come quando ero bambina... il mio tesono non sembra avere lo stesso valore.
Ci devo riflettere ancora.
Taty
Mi sembra molto bello quello che ti stà capitando (anche se magari a te ora non pare) io credo semplicemente che stai procedendo nella tua evoluzione, Taty .. complimenti! Lo staccarsi dalla necessità di bisogno delle COSE materiali è a volte difficile, ma a me sembra di intravedere un'evoluzione positiva, potrai arrivare ad essere felice per quella bambola della tua amica, o per quella gommina che LEI ha comperato senza il bisogno di possederla a tua volta. E la vita senza il bisogno del possesso è davvero una vita libera: sarai felice per l'altra persona. E i tuoi momenti di felicità in questo modo si moltiplicheranno all'infinito e in ogni istante!
RispondiEliminaIo, a mia volta, vorrei ringraziarti per ciò che hai scritto nel tuo blog: un pensiero sincero, regalato al mondo è sempre qualcosa di enormemente prezioso .. in questo blog lo scrigno del tesoro sei tu con i tuoi scritti.
Non so nemmeno se riesco a dimostrarti a parole la mia gratitudine .. però grazie! Grazie infinite!!